Non usa mezzi termini Eusebio Di Francesco nel post-partita di Roma-Chievo, e si dice “incazzato” per risultato e prestazione. Al termine del match ha risposto alle domande delle televisioni e dei giornalisti. Queste le sue dichiarazioni ai microfoni di Dazn:
Amareggiato?
“Sicuramente sì, eravamo in controllo, chiedo sempre alla squadra di chiudere i match. Siamo stati poco cattivi e concreti, siamo un po’ in difficoltà. Prendiamo gol con facilità anche concedendo poco o nulla come nel secondo tempo. La squadra si era disimpegnata bene, anche con i due mediani avevamo tolto loro le linee di passaggio. Era una partita che avevamo in controllo e non siamo stati bravi nella gestione.”
Possibile il calo mentale?
“Ero lì per alzare la tensione, ma lo avrei fatto anche sul 3-0. Loro cercavano con facilità Radovanovic nel primo tempo, noi siamo stati bravi a mettere un uomo in più sulla linea di passaggio ma si perde qualcosina. Abbiamo avuto occasioni anche per chiuderla.”
Come si affronta il Real Madrid?
“Non dobbiamo perdere la mentalità, è ovvio, anche se questi risultati possono ledere qualcosa nella forza dei ragazzi. Dal mio punto di vista dobbiamo migliorare nelle due fasi, specie in difesa. La squadra crea tanto, sviluppa manovre di qualità, ma per non soffrire devi fare 4-5 gol. Oggi non è accaduto e ha tenuto in vita il Chievo. A Madrid non deve accadere, la fase difensiva è una base per un’ottima fase offensiva.”
La soluzione del doppio mediano era per tenere più alta la squadra e inibire l’iniziativa del Chievo, c’era riuscito.
“Cercavo di farci abbassare di meno, con una punta che ti allunga i centrali fanno fatica. Cosi si dava più spazio sulle fasce ma meno al centro. Una soluzione che non ha dato i suoi frutti in maniera relativa, visto che abbiamo preso gol ugualmente.”
INTERVISTA SKY SPORT
Rimonta molto grave che denota limiti di ogni tipo.
“Nell’analisi della partita sembrava in controllo, non abbiamo concesso nulla e potevamo chiuderla anche nel secondo tempo. Si è vista anche una buona manovra, ma certe partite vanno chiuse perché un episodio o una distrazione come il nostro rinvio sbagliato ha permesso a loro di pareggiare. Questo è un nostro demerito e non ci giustifica ma non dimentichiamoci che la squadra ha costruito bene. Dobbiamo lavorare sulla compattezza di squadra.”
Alla Juventus non capita mai peró… Che limite emotivo ha questo gruppo?
“Lo so, ma questo è un effetto psicologico che si verifica quando i risultati non arrivano e si prende gol in maniera ingenua, lo analizzeremo. Lei mi porta come paragone una squadra che vince da anni, che ha una forza superiore alle altre e una determinazione e una mentalità che noi dobbiamo acquisire, anche nel difendere certi risultati. È una rimonta che fa male ma che va analizzata a mente fredda sapendo che oggi la cosa più importante erano i tre punti e noi non ci siamo riusciti e ci prendiamo tutte le critiche.”
Kolarov è in ritardo e la Roma ne risente.
“Ha fatto un’ ottima partita. Magari sull’occasione del gol poteva fare meglio. È in crescita, abbiamo bisogno che torni ad essere il leader che conosciamo. Ci può stare, ma sono fiducioso che la squadra torni a fare quello che chiedo.”
Si va a Madrid col morale così così.
“Bisogna subito rialzare la testa e guardare avanti con ottimismo lavorando meglio sulla fase difensiva, dove noi in questo campionato siamo carenti. Dobbiamo lavorare meglio di squadra, perché non c’è determinazione e cattiveria nel difendere la propria porta.”