Monchi: “Cerchiamo opportunità più che profili”

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Al fianco del nuovo portiere Robin Olsen nella consueta conferenza stampa di presentazione, il direttore sportivo della Roma Monchi ha risposto alle domande dei tifosi sulla campagna acquisti giallorossa. Queste le sue parole:

I criteri di scelta per Olsen?
Ho provato a cercare un poritere di esperienza e di garanzia. Lui ha giocato la Champions ed è stato al mondiale, è un portiere sobrio, non spettacolare ma con una buona tecnica, come i portieri che mi piacciono. Aveva voglia di arrivare in una squadra importante. La sua voglia è una buona cosa.

Non ama comprare i giocatori che arrivano dai Mondiali, Olsen è un’eccezione?
Conoscevo Olsen da prima, non dovevamo aspettare il Mondiale per decidere. Eravamo su di lui già da prima, non cambia nulla con il mio modo di pensare. Non mi piace semplicemente fare una scelta in funzione di quello che fanno i giocatori al Mondiale.

Un identikit del giocatore che state cercando? Nazionalità, ruolo…
Vuole anche il nome? (ride, ndr). Leggevo un tweet di un vostro collega, Alessandro Austini (giornalista de Il Tempo, ndr), che diceva che meno si conoscono i nomi più lavora meglio un ds. Stiamo lavorando su opportunità più che su profili. Abbiamo fatto buone cose, abbiamo acquistato 10-11 giocatori, prima di tutti. Non può diventare un problema. Capisco che i nomi piacciano a tutti, ma non dimentichiamoci che la Roma ha ceduto due giocatori importanti, Nainggolan ed Alisson, e ne sono arrivati tanti. Stiamo lavorando per migliorare la rosa, è stato sempre il mio messaggio, lo sarà fino all’ultimo giorno. Malcom era un’opportunità, lavoriamo su una stessa possibilità: un giocatore che migliori la rosa e che rappresenti un’opportunità. Ma ribadisco, gli acquisti più importanti sono stati fatti.

Priorità al centrocampista rispetto all’attacco? Pensate di vendere Perotti?
Non è cosi, non abbiamo la priorità assoluta di prendere un centrocampista. Stiamo cercando di migliorare la squadra. Il lavoro di un ds è capire in ogni momento cosa serve alla squadra per migliorare. Se troviamo delle opportunità al nostro livello, che migliori il livello totale della squadra, è qualcosa che si può fare. Vale per il centrocampista e per l’esterno. Non ci sono state offerte per Perotti e non ci sono valutazioni in corso.

Non c’è il rischio che qualcuno dei giocatori in rosa possa essere sottovalutato o scontento?
Quando finì la stagione parlai con tutti i procuratori dei giocatori che avevano situazioni diverse, due mesi fa. Nessuno può dire di non essere a conoscenza della sua situazione attuale. Ho visti tutti gli allenamenti e penso che la predisposizione a lavorare da parte di tutti sia formidabile, non c’è un clima di incertezza.

 Fuzato sembra a un buon punto, ce lo può descrivere?
Penso che dobbiamo essere soddisfatti di questa piccola grande rivoluzione fatta con i portieri. Abbiamo tre scelte: Mirante, un portiere d’esperienza che conosce perfettamente il calcio italiano, Olsen e Fuzato, un ragazzo su cui bisogna lavorare tanto ma che ha un presente e un futuro luminoso. Per quello che abbiamo visto finora dobbiamo esserne molto contenti

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